Curato da Muraca E., Edito da Borla Editore (Bologna, 1998)
di Angela Angelastro
Il testo di Adriana Schnake (detta “Nana”) si apre con una affascinante citazione, un riferimento al Tao Te King:
“La ragione per cui subisco grandi calamità è che ho un corpo… A colui che governa l’impero come stima il proprio corpo, a lui si potrà affidare l’Impero; e a colui che governa l’impero come ama il proprio corpo, a lui si potrà dare l’incarico di governare l’Impero.”
Ecco, l’intenzione con la quale Schnake compone il suo libro è quella di recuperare e ricordare e sottolineare che l’esistenza delle persone è incarnata: viviamo in quanto siamo nel nostro corpo, siamo il nostro corpo. Continua…

Edito da Becco Giallo (
Una storia di anoressia di Justine
(Milano: Edizione Tecniche Nuove -2006)
di Laura Pieroni
di Simonetta Giustini*
Autore: Roberta Calandra
Perché si può essere donna senza essere madre
dissertazioni a gamba tesa di Mariella Sassone






