di Roberta Calandra
recensione di Mariella Sassone
Dopo aver chiuso il libro mi sono chiesta con quali occhi e soprattutto con quale cuore avrei dovuto leggerlo perché forte era la sensazione di averlo letto con occhi sbagliati, occhi di un adulto che analizza, scruta, esamina alla ricerca di moventi e significati e non con gli occhi meravigliati di un bambino che si avvia verso l’adolescenza (il libro è consigliato a partire dai 9 anni).
E allora l’ho riletto lasciandomi andare alla voce di Alessandro (l’io narrante), un ragazzino di 11 anni che mi racconta la storia della sua famiglia ed io faccio finta di essere poco più piccola o poco più grande di lui, poco importa. Continua…