di Flavia Coffari
Lo stereotipo di genere più diffuso in materia di sessualità è che nell’arco della loro vita gli uomini, rispetto alle donne, hanno un numero maggiore di partner e di esperienze sessuali.
Tuttavia nel 2003 la dott.ssa Terri Fischer, docente di Psicologia all’Università Statale dell’Ohio, pubblicò un’ interessante ricerca sul Journal of Sexual Research, dalla quale risultò che se ai partecipanti ad una ricerca veniva fatto credere di essere sotto il controllo di una ipotetica “macchina della verità” durante il test, i soggetti di ambedue i sessi indicavano in media lo stesso numero di partner sessuali.
Questi risultati le suggerirono che probabilmente le donne mentissero “per difetto” per paura di essere giudicate come “promiscue” e gli uomini “per eccesso”, per essere considerati più “macho”; sfortunatamente nulla sembra sia cambiato da dieci anni a questa parte.
Un nuovo studio sull’argomento condotto sempre dalla dottoressa Fisher e pubblicato sulla rivista “Sex Roles” sembra dimostrare ancora una volta la necessità per le donne di doversi adeguare alle aspettative degli altri, in materia di sessualità.
Circa 300 studenti del college hanno partecipato alla ricerca in questione compilando un questionario in cui si chiedeva quante volte si trovassero ad indugiare in un certo comportamento considerato tipicamente “maschile” o “femminile”.
Anche in questo caso i soggetti della ricerca erano collegati ad un poligrafo (macchina della verità): nel caso di domande inerenti comportamenti che non avevano nulla a che fare con il sesso, i partecipanti alla ricerca non hanno dato segno di trovarsi sotto pressione nel dichiarare comportamenti “trasgressivi” rispetto ai ruoli di genere; al contrario, quando le domande vertevano sulle proprie esperienze sessuali lo scenario cambiava completamente: gli uomini riportarono un numero minore di esperienze sessuali mentre le donne un numero maggiore.
Le conclusioni della dottoressa Fischer sono che quando si parla di sessualità la maggior parte dei soggetti si sente in dovere di adeguarsi il più possibile agli stereotipi del proprio genere di appartenenza; quando sono obbligati ad essere sinceri invece, entrambi i sessi danno risposte che differiscono dagli stereotipi di genere.