Category: Formazione

Master di I Livello “LA RELAZIONE COME CURA” ISCRIZIONI APERTE

LocandinaCuraL’assistenza fra malattia organica e disagio psicologico

Master Universitario di I livello

Pontificia Università Antonianum

Perugia

 

SONO APERTE LE ISCRIZIONI

 

 

Direttore: prof. Oliviero Rossi
Direttore didattico: dott.ssa Anna Maria Acocella

 

Ancora oggi, nella società occidentale, il modello di approccio medico-sanitario più diffuso è il disease-centred, o biomedico, il cui punto di vista è quello di una scienza medica che si deve occupare della malattia intesa come alterazioni biologiche somatiche misurabili.

Le sue origini risalgono a Cartesio e al  XVII secolo, con la teoria dell’uomo macchina privato dello spirito e della lettura del corpo stesso come macchina.

Questo modello si prefigge di identificare e classificare la malattia attraverso segni e sintomi, contrapponendo alla patologia un rimedio che sia scientificamente dimostrato. Questo metodo di ricerca ha garantito la cura di diverse malattie che per secoli hanno piagato l’occidente, aumentando la vita media della popolazione, riducendo significativamente il diffondersi di epidemie, responsabilizzando gli utenti educandoli all’automedicazione per la sintomatologia più comune e lieve.

Nel momento in cui la medicina si è liberata, “emancipata” dal compito di sedare dolorem, non solo quello fisico, di prendersi ” cura”, di offrire assistenza, ascolto, accoglienza al mondo  dolente e doloroso del malato, si è svincolata dal dover   rispondere , anche simbolicamente,  ad una sofferenza densa di significati psicologici, spirituali ed esistenziali,  ha trascurato  la persona del malato “reale, squalificato nel suo vissuto soggettivo di malattia  e  rivolto la sua attenzione ad un organismo – tabula rasa- privo di storia. –

I limiti di questo approccio sono stati la disumanizzazione, l’ipermedicalizzazione e la parcellizzazione delle competenze che hanno mutato profondamente la figura del “medico”,  e dell’operatore sanitario, trasformandoli da curatori a “tecnici specializzati”.

Da un punto di vista clinico Il disease centred è formalmente vincente, ma sempre più al centro di un crescente coro di critiche provenienti sia dal mondo scientifico che da quello profano avendo contribuito fortemente all’impoverimento della dimensione umana e relazionale nel rapporto di cura, in cui il paziente  spesso è smembrato nei suoi apparati ed identificato con la sua malattia.

Negli ultimi decenni,  si è verificato un  cambiamento epidemiologico e culturale che ha  visto l’aumento delle persone affette da patologie croniche, il decentramento delle strutture ospedaliere nel territorio, l’incremento di richiesta dell’home care e della pratica della day surgery, la presenza di un’etica diversa, pazienti più preparati ed informati circa le opportunità della scienza medica, che hanno profondamente contribuito allo sviluppo di un modello patient-centred, ossia centrato sul paziente, in cui la patologia in senso biologico e il vissuto del paziente hanno pari importanza nel processo diagnostico-terapeutico.

 

L’ obiettivo prioritario, dell’attività degli operatori sanitari non è più curare solo la malattia e la sofferenza ma, ri- prendersi cura del malato.

Le competenze professionali dei professionisti dell’aiuto si collocano tra l’essere l’agire. Da una attività sanitaria parcellizzata diventa urgente definire un’assistenza, il più possibile personalizzata.  E  il  “luogo”  del prendersi cura in tal senso, è fondato sulla relazione. Nella relazione tra operatore e paziente.

Definire un Noi,  nella  relazione di aiuto, diventa l’obiettivo degli operatori coinvolti professionalmente nella cura sia nell’assistenza domiciliare che nell’assistenza ospedaliera.

 

Lo scopo del master è di fornire nozioni e approfondimenti teorico-pratici  sulla costruzione e sulla centralità della relazione  d’aiuto rivolta ai professionisti che operano in ambito sanitario.

Lrelazione è  quindi lo strumento di lavoro del professionista dell’aiuto, essa chiama in causa i propri vissuti, il proprio senso delle cose, della vita, della morte sui quali la persona sofferente insieme al professionista si confrontano.

E la relazione diventa luogo del prendersi cura quando, come operatori sanitari,  medici, psicologi, infermieri, fisioterapisti ecc…ci permettiamo di “abitarla” .

Una valida risposta dell’operatore che possa essere definita rispettosa, interessata e accogliente ha come obiettivo l’accompagnare l’altro che non è mai un sostituirsi all’altro, non è uno stare avanti e guidare, non è uno stare dietro e sospingere o  lasciarlo solo. E’ uno stare accanto lasciandosi guidare.

L’acquisizione di questa  competenza  non si improvvisa.

Non ci si improvvisa curanti, lo si diventa.

Su queste premesse si basa il corso, che ha come obiettivo, quello di  sensibilizzare e formare gli allievi  alla relazione come cura, intesa come luogo del “prendersi cura” in ambito socio- sanitario.

Il programma è quindi rivolto agli operatori della relazione d’aiuto, a tutti coloro che operano in ambito  socio- sanitario e anche a coloro che sono interessati al tema della relazione come cura.

 

Condizioni per l’iscrizione.

Sono ammessi gli studenti in possesso di Laurea (pre-riforma), Diploma universitario (pre-riforma), Laurea di primo livello (post-riforma) nei seguenti settori di Laurea: medico, letterario, insegnamento, psicologico, scienze infermieristiche, scienze dell’educazione, della formazione e della comunicazione.

 

Durata

Il master è annuale a partire da gennaio.

Per conseguire il Diploma è necessario ottenere almeno 60 crediti ECTS presentando un elaborato scritto di almeno 25 pagine.

Lezioni frontali                           51 ECTS

Lezioni a distanza                       2 ECTS

Elaborazione Tesina                    5 ECTS

Esame finale                               2 ECTS

Totale                                  60 ECTS (di cui 390 h) 412

 

Rilascio del titolo di Master. 

A conclusione del corso, ai partecipanti che avranno adempiuto a tutti gli obblighi previsti, verrà rilasciato un Diploma di Master Universitario nel quale verranno riportati i crediti formativi universitari acquisiti.

 

Iscrizione al Master. 

Il costo complessivo è  di € 2.400 , escluso vitto e alloggio dei due seminai intensivi.

L’importo può essere corrisposto in tre rate.

Numero massimo dei partecipanti: 25

 

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Per ulteriori informazioni: 

Tel./Fax

Lunedì 11.00-17.00

giovedì 09.00-15.00

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CONTATTACI DA QUI:

 

Per l’iscrizione: 

Segreteria Università Antonianum

tel.2

fax. 4

email: 

 

 

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Corso di formazione triennale in Arte Terapia – Orientamento Arti visive, foto e video

Triennale2017

 

Corso di formazione triennale in Arte Terapia II edizione – Anno 2017

II edizione – Anno 2017

 

Organizzato da:

Nuove Arti Terapie,

Nuova Associazione per le Arti Terapie,

con il patrocinio di:

International Association for Art and Psicology 

Comitato Scientifico

Roberto Caterina
Stefano Federici
Stefano Ferrari

Direttore del corso

Oliviero Rossi

Introduzione
Il Corso Triennale in Arte terapia (orientamento foto/video ed arti visive) della Nuova Associazione Europea per le Arti Terapie è dedicato alla formazione di Arte Terapeuti professionisti, in linea con gli standard indicati dallo Statuto delle Professioni non regolamentate (Legge 14 Gennaio 2013, n. 4; GU 26/01/13 n. 22). La durata dell’iter formativo è di 1200 ore complessive e consente di conseguire, al termine dei tre anni, il Diploma di Arte Terapeuta.

Modello teorico – metodologico del Corso Triennale

Cosa è l’arte terapia
Nella prospettiva teorica della Nuova Associazione Europea per le Arti Terapie, l’arte terapia è una forma di intervento nell’ambito più ampio delle relazioni di aiuto, nella quale si fa uso di diversi mediatori artistici al fine di favorire l’empowerment della persona o del gruppo, la piena utilizzazione delle proprie risorse e il miglioramento della qualità della vita.

La relazione e i processi creativi
L’orientamento teorico metodologico del corso triennale si colloca nell’ambito dell’approccio umanistico-esperienziale e fa riferimento ai principi teorici della Gestalt Espressiva. In tale prospettiva emergono in figura tre elementi: il mediatore artistico, le competenze relazionali e i processi creativi. Per relazione si intende sia quella con l’altro che quella con se stessi, mentre i processi creativi riguardano l’introduzione, nel gioco della relazione d’aiuto, del maggior numero di possibilità/opportunità da sperimentare nell’incontro con l’altro, per poter ritrovare stupore nel proprio essere se stessi in azione nel mondo e in contatto con le proprie emozioni. Ciò significa ricreare o modulare creativamente il rapporto con se stessi e con gli altri offrendo qualcosa di nuovo ed inedito.

Il mediatore artistico
In quest’ottica, il mediatore artistico svolge la funzione di “cuscinetto relazionale” che crea occasioni di contatto autentico strutturate in forma triangolare: io, tu e il prodotto delle nostre azioni. La professione dell’arte terapeuta e, in essa, la mediazione artistica, consiste nell’arte di mettere in contatto una persona o un gruppo con le proprie risorse creative, permettendogli di lasciare nel mondo in modo consapevole qualcosa di profondamente proprio.

L’orientamento arti visive, foto e video
Nell’orientamento arti visive, foto e video il lavoro con le immagini è focale: permette di inserire nella relazione d’aiuto la dimensione percettiva, che predispone al confronto con la propria esistenza e con la modalità di condurla. Nella misura in cui l’immagine è narrativamente ed espressivamente efficace, può attivare nella persona vissuti molto intensi. È proprio su tali vissuti che poggia il lavoro di ricerca e di valorizzazione delle risorse emotive e cognitive del cliente. La grande ricchezza dell’uso delle immagini risiede nel fatto di essere evocatori esistenziali: il loro utilizzo nella relazione d’aiuto permette di modificare efficacemente la narrazione con la quale il cliente traduce e comunica a se stesso e agli altri il suo modo di esistere, nella misura in cui consente di esplorare nuove possibilità narrative e, dunque, esistenziali.

Estratto del programma

Metodologia e strumenti dell’arte terapia  Introduzione alle arti terapie: storia, metodi e pratiche dell’arte terapia
La mediazione artistica nella relazione d’aiuto
Laboratorio di Foto e Video
Laboratorio di Pittura, Disegno e Collage
Laboratorio di Scultura e Manipolazione
Laboratorio discipline complementari: musica, danza, teatro, narrazione
Il video e la fotografia nella relazione d’aiuto
Metodi dell’immagine come narrazione autobiografica
Videodream
Tecniche video-fotografiche e Film-therapy
Stop-Motion e Digital Storytelling
Modelli applicativi e contesti di intervento Costruzione del setting arte terapeutico
Metodologia della progettazione degli interventi
L’intervento nella disabilità e nella riabilitazione
L’intervento nelle scuole e nei contesti socio-educativi
L’intervento nell’integrazione sociale e multiculturale
L’intervento nel contesto psichiatrico
L’intervento nel disagio sociale
L’intervento nelle aziende e nelle istituzioni
Metodologie per la valutazione dell’efficacia degli interventi
Discipline teoriche di riferimento  Antropologia culturale
Elementi di psicologia generale e dello sviluppo
Elementi di anatomo-fisiologia e neuroestetica
Elementi di neurologia e psichiatria
Elementi di metodologia della ricerca nelle artiterapie
Storia dell’arte e delle arti visive Fondamenti di storia dell’arte
Storia ed evoluzione delle arti visive
Supervisione Incontri di supervisione a partire dal secondo anno di corso
Tirocinio Tirocinio in strutture accreditate
Studio individuale Project Work
E-learning
Redazione tesi

 

Destinatari
Requisito indispensabile per l’iscrizione al corso triennale è il possesso di una laurea triennale o equipollente. Può essere ammesso alla frequenza come uditore (senza la possibilità di ottenere il diploma finale ma unicamente un certificato di frequenza) anche chi, pur in assenza del requisito della laurea, possa dimostrare una significativa esperienza professionale in ambito educativo, sociale o artistico.

Ammissione
L’ammissione al corso avviene previa presentazione del certificato che attesta il possesso di un titolo di studio in linea con i requisiti sopra indicati e di un curriculum vitae aggiornato, a cui fa seguito un colloquio con un didatta della scuola.

Articolazione del corso
Ciascuna annualità del corso è articolata in 8 weekend (sabato e domenica) di 15 ore ciascuno e un residenziale intensivo (giovedì – domenica) di 30 ore, per un totale di 450 ore di lezioni frontali e laboratori nel triennio. La supervisione (100 ore) il tirocinio (150 ore) e lo studio individuale (500 ore) completano il monte ore dell’intero percorso formativo. Ogni annualità inizia a Febbraio e termina a Dicembre.

Il diploma
Per ottenere il Diploma di Arte Terapeuta è necessario il completamento del monte ore previsto dal programma formativo e la redazione e la discussione di una Tesi finale.

IL CORSO E’ A NUMERO CHIUSO (max. 20 iscritti) E SI TIENE A ROMA

Docenti:
Dott.ssa Anna Maria Acocella, dott.ssa Silvia Adiutori, dott. Francesco Bonsante, dott. Edoardo Brutti, prof. Roberto Caterina, dott. Carlo Coppelli, prof. Stefano Federici, prof. Stefano Ferrari, dott. Fabio Meloni, dott.ssa Gaia Miletic, dott. Daniele Naldi, dott. Cristiano Pinto, dott.ssa Silvia Ragni, prof. Oliviero Rossi, dott.ssa Mariella Sassone, dott.ssa Mona Lisa Tina, dott. Antonello Turchetti.

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Informazioni
Per informazioni dettagliate contattare:
Orari segreteria:
Lunedì 11 – 17 / Giovedì 9 – 15
Tel./Fax
www.nuoveartiterapie.net
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SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE STRISCIA2

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